La bandiera dell'Elba

La bandiera dell’Elba è di colore bianca, con una striscia rossa che la attraversa in diagonale dall’alto verso il basso con al suo interno la raffigurazione di tre api dorate rivolte verso l’alto.

All’arrivo all’Elba di Napoleone, il nuovo stato aveva bisogno di una bandiera e Napoleone, quando ancora era a bordo della fregata inglese Undaunted la fece preparare. Napoleone voleva che il vessillo dovesse essere simbolo di unità e venne scelta verosimilmente la bandiera dei cavalleggieri polacchi, infatti è noto che Napoleone possedesse un libro* con tutte le antiche bandiere toscane e volesse qualcosa che rimandasse all’antico dominio degli Appiani sull’isola**.

Il significato del drappo scelto dall’imperatore è stato a lungo materia di dibattito anche tra gli storici, che affermavano che l'ape doveva nascere dal giglio simbolo degli odiati Borboni e le tre api probabilmente rappresentavano la tripartizione che l'isola aveva avuto fino a dodici anni prima. Anche alla simbologia delle api sulla bandiera dell’Elba, sono stati dati vari significati nel tempo, da simbolo di operosità della popolazione elbana a simbolo regale creato da Napoleone appositamente del l’Elba.

In realtà la simbologia delle tre api sotto l’impero di Napoleone aveva un significato ben preciso. L’ape era cara a Napoleone perché si crede che fosse stata da lui scelta come simbolo per creare una forma di legame con la dinastia dei Merovingi. Nella tomba del re Childerico venne infatti rinvenuta un’ape d’oro e anche nella civiltà dell’antico Egitto l’ape aveva un posto di rilievo nella simbologia del potere, fra cui quello dell’obbedienza e della fedeltà.

Napoleone aveva attribuito le tre api d’oro a quelle città a lui particolarmente devote che generalmente superavano i 13.000 abitanti. Assegnò le tra api anche all’Elba, che in quel periodo contava circa questa popolazione per dargli un senso di unità sotto il suo regno, anche se, alcuni mesi dopo il suo arrivo la divise in 10 municipalità per poterla gestire meglio.

La bandiera napoleonica venne fissata per la prima volta all’Elba, sul Forte Falcone, il punto più alto della città di Portoferraio, per dare il via libera allo sbarco dell’imperatore, che avvenne il 4 maggio del 1814. Questa bandiera fu per 10 mesi segno di prestigio e rispetto per i bastimenti che la issavano nei porti del Mediterraneo. Il suo grande successo è testimoniato anche dalle scritture di Pons de l’Herault in “Souvenirs et anectodes de l’Ile d’Elbe”, dove scrive che la bandiera veniva salutata anche dai pirati barbareschi, che di passaggio nel Mar Tirreno, in essa vedevano il simbolo del loro eroe guerriero, Napoleone in persona.

Oggi la bandiera originale è conservata nella palazzina napoleonica dei Mulini e fu redatto dallo stesso Napoleone un processo verbale per il suo inalberamento. Napoleone ideò altre due bandiere meno note, una da guerra e mercantile e un’altra personale.
Queste due bandiere erano simili e si richiamavano a quelle del granducato di Toscana, già note anche all’Elba prima del 1801 e di nuovo in uso dopo il periodo Napoleonico. La bandiera si presentava a tre strisce del colore rosso-bianco-rosso ed era caricata in alto all’asta di un cantone recante lo stemma elbano. Questa era la bandiera issata dalle navi mercantili e dalla flotta di Napoleone

Lo stendardo personale di Napoleone era molto simile a questa bandiera, ma era adornata al centro dall’iniziale del suo nome con una N in oro, cimata da una corona. Quando si imbarco per la sua partenza sul brik Inconstant il 26 febbraio del 1815 questa era issata anche sull’albero maestro.


*L'ammiraglio Thomas Ussher, già capitano comandante della fregata inglese "Undaunted", che lo portò all'Elba, racconta che: "Napoleone aveva con sé un libro dove erano raffigurate tutte le bandiere della Toscana, antiche e moderne; mi chiese la sua opinione su quella che aveva scelto". Tale versione viene confermata da Campbell,(6) che nel suo diario scrive:"era il più esattamente possibile una bandiera dell'antica Toscana".

** Secondo il Mellini, nel suo "Napoleone all'isola d'Elba": "questa bandiera rammentava agli elbani i loro primi signori, gli Appiani, che governarono l'Elba dopo la caduta della repubblica pisana". Anche Jean Brunon dice che Napoleone scelse la bandiera del suo nuovo dominio durante la navigazione, dopo averne discusso con i tre suoi fidi, destinati a ricoprire gli incarichi di maggiore responsabilità nel governo dell'Elba. Infine Sandro Foresi asserisce che "l'imperatore decise di adottare la vecchia bandiera elbana, che fece confezionare dagli uomini dell'equipaggio".

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